Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Proposte e documenti per l'arte contemporanea in Italia

Dal 1965 Galleria d'Arte "Il Salotto"
Piazza Croggi 4 - via Crespi 15 - 22100 Como Italia tel. 031/303670
Sede estiva: piazza Vittorio Emanuele 8 - 22030 Caglio (Como) Italia tel. 031/667321
Direttore Artistico: Dott. Michele Caldarelli
Codirettore e progettazione allestimenti: Arch. Mario Caldarelli



FLATLAND

opere, interventi, documenti per un incontro interdisciplinare.

GALLERIA D'ARTE IL SALOTTO - COMO (7 OTTOBRE - 11 NOVEMBRE 1984)

Classificato dall'autore come un "romance of many dimensions ", il testo a cui ci si riferisce è costituito da un curioso racconto pubblicato anonimo da Edwin A. Abbott nel 1882.
Noto per il suo illuminato senso della didattica (rettore fra il 1865 e il 1889 della City of London School, rendendola una delle migliori scuole inglesi del suo tempo), Abbott compose più di quaranta opere ben diverse da questa per contenuto e stile ma, benché (come osserva M. D'Amico nella introduzione alla sua traduzione italiana edita da Adelphi) R.L. Farrel, il noto grecista oxoniense abbia tralasciato di inserirla alla voce Abbott del Dictionary of National Biography , per un matematico puro come J. Newman Flatland rimane invece l'unica difesa di Abbott contro l'oblio
(cfr. The World of Mathematics , New York, 1956).
L'intento di Abbott, anche se per metà il racconto risulta una elegante satira di costume (che ci ricorda, pur nella sua diversità di stile, gli scritti di Swift o Butler), è stato quello di indicare una via che conducesse all'intuizione di dimensioni fisiche ulteriori alle tre euclidee, ben superando la didattica fine a se stessa.

La dedica introduttiva ben rappresenta in modo conciso il contenuto e l'intenzione dell'opera:

...

FLATLAND

Agli

Abitanti dello SPAZIO IN GENERALE

E a H.C. IN PARTICOLARE

È Dedicata Quest'Opera

Da un Umile Nativo della Flatlandia

Nella Speranza che,

Come egli fu Iniziato ai Misteri

Delle Tre Dimensioni

Avendone sino allora conosciute

SOLTANTO DUE

Così anche i Cittadini di quella Regione Celeste

Possano aspirare sempre più in alto

Ai Segreti delle QUATTRO CINQUE O ADDIRITTURA

SEI Dimensioni

In tal modo contribuendo

all'Arricchimento dell'IMMAGINAZIONE

E al possibile Sviluppo

Della MODESTIA, qualità rarissima ed eccellente

Fra le Razze Superiori

Dell'UMANITÀ SOLIDA

Flatland, come spiega il nome, è un mondo bidimensionale abitato da poligoni organizzati socialmente secondo una gerarchia strettamente dettata dalla regolarità e dal numero dei lati posseduti da ogni individuo.
L'autore della dedica e protagonista dell'avventura è, nella fattispecie, un quadrato facente parte, per la propria configurazione (si gioca qui con l'assonanza inglese di square e squire ) alla classe dei gentiluomini.
Costui vive, nella seconda parte del libro, l'avvenimento centrale di tutto il racconto: poco prima dell'anno 2000 dell'èra flatlandiese, la sua vita viene sconvolta da una apparizione che dà il via alle sue esperienze extradimensionali; una sfera appartenente al mondo tridimensionale gli si manifesta attraversando fisicamente il piatto mondo da lui abitato, dando inizio alla parte più significativa dell'artifizio narrativo di Abbott.
È per dimostrare la possibilità dell'esistenza di altri mondi, caratterizzati da dimensioni ulteriori alle tre classiche dello spazio euclideo, che egli ha inventato questa divertente parabola riuscendo così egregiamente, attraverso un salto di scala, a rendere credibili le sue istanze.
Sorridendo dell'evidente cecità degli abitanti di questo mondo (limitato a due sole dimensioni) nei confronti dello spazio tridimensionale a noi noto e consueto, riusciamo forse nel modo migliore ad intuire quanto può stare al di là di ciò che i nostri sensi possono cogliere.
La lettura di questo avvincente romanzo ricco di spunti, che consiglio a tutti per la sua piacevolezza, è stato lo stimolo sia a raccogliere in una mostra le testimonianze di artisti e ricercatori di altre discipline che già lo conoscevano ed hanno prodotto opere o condotto studi in proposito, sia a suggerirne la partecipazione a coloro che, pur ignorando lo scritto di Abbott, hanno affrontato temi relativi alle dimensioni extraeuclidee.
Si è voluto così fornire un'occasione per un approccio di livello interidisciplinare a un tema che per sua natura è atto a coinvolgere immaginazione artistica e intuizione scientifica.

(Michele Caldarelli)

sono stati presentati per l'occasione

OPERE E/O INTERVENTI DI:

RODOLFO ARICÒ, MARIO BALLOCCO, THOMAS BANCHOFF, EUGENIO BATTISTI
MIGUEL BERROCAL, REMO BIANCO, DAVIDE BORIANI, GIANLUIGI BURAGGI
GIUSEPPE CAGLIOTI, CARMELO CAPPELLO, ALIK CAVALIERE
GIOVANNI D'AGOSTINO, BRUNO ERNST, MICHELE EMMER, SHIGEO FUKUDA
FRANCO GRIGNANI, JAN KUBASIEWICZ, ZENON KULPA, JOHN LOCKE
ATTILIO MARCOLLI, MARIO MARÈ, BRUNO MUNARI, MARIO NIGRO
FUJO NISHIDA, FILIPPO PANSECA, HERMANN PAULSEN, ACHILLE PERILLI
ATTILIO PIERELLI, GIÒ POMODORO , SALVADOR PRESTA, AMILCARE RAMBELLI
PIERRE RESTANY, OSCAR REUTERSVÄRD, HORACIO GARCIA ROSSI
LINO SALTINI, CLARA SCARAMPELLA, HARRY TURNER, NANDA VIGO
VANNI VIVIANI, JOSÉ MARIA YTURRALDE.

FILM:

"DIMENSIONI"
della serie ART AND MATHEMATICS
(soggetto e realizzazione: Michele EMMER - 1982).

"FLATLAND"
film di animazione
(soggetto, scenografia e realizzazione: Michele EMMER - animazione: Roberto BIANCHI - 1981).

"HYPERCUBE"
animazione al computer
(di Thomas BANCHOFF - 1980).


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