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Laura Facchini - Note biografiche
Laura Facchini nasce a Prato il 30 marzo 1962, in una fredda giornata di inizio primavera. Questa bambina non è come le altre, forse per il fatto di avere una mamma straniera, che ancora oggi conserva quel sapore decisamente allogeno, forse per suo padre, figlio dello scrittore e poeta Guido Angelo Facchini. Indubbiamente cresce in una famiglia fuori dagli schemi classici pratesi, non per chissà quali strane abitudini, ma per questo fondersi e confondersi di Ferrara, Prato, Olanda. Sicura- mente impara prima l'olandese della sua lingua madre, e questo la porterà, nell'in- fanzia, ad avere quella strana sensazione di non appartenenza a nessun gruppo defi- nito. Anche questo influirà non poco sulla sua sensibilità.
II cibo con il quale viene cresciuta è un misto di fantasia, arte, letteratura, poesia. Si nutre di musei il sabato mattina col padre, di buone letture col nonno, di realtà diverse con la madre.
Frequentare la scuola presso le Suore le farà imparare una certa abilità nell'adoperare ago e filo: punti e fili che raccontano infinite storie che attraversano il tempo e lo spazio passando di mano in mano.
La conquista dell'Istituto d'arte "Petrocchi" a Pistoia sarà una tappa significativa dell'adolescenza. Qui entrerà in contatto con l'arte del tessere, con le tecniche dei telai ad alto e basso liccio, con le annodature dei tappeti, con l'importanza delle tradizioni, con il ritmo e la cadenza di ogni battuta, immutata nei secoli. Subito dopo la scuola entra nel mondo del tessile pratese, così peculiare per quel suo stare in bilico fra passato e futuro, fra tradizione e tecnologia, occupandosi di progettazione di tessuti e filati:
Durante tutto il proprio periodo formativo, ed anche in seguito, Laura, "andando e stando", inteso come ricerca e rielaborazione, si accosta al mondo dell'arte come spettatrice e come sperimentatrice. Sono di quegli anni, infatti, le sue partecipazioni a corsi d'arte: alla scuola "Leonardo", sperimenta tecniche d'incisione e stampa; frequenta la "scuola di nudo" di Burattin.
Nei primi anni 90 inizia a creare le sue "sculture di filo", utilizzando le tecniche tradizionali della tessitura e degli arazzi, spaziando fino al ricamo e a tutto quel mondo e modo di esprimersi tipico dell'universo femminile. Andando e stando...
Sperimentazione dopo sperimentazione, ricerca dopo ricerca, le opere di Laura si sono evolute sia nelle tecniche, sia nei materiali che adopera nella loro realizzazione. Nel 1998 con "Opere/Works" Laura si presenta per la prima volta al pubblico. Da allora è stato un susseguirsi di esposizioni ed un moltiplicarsi di occasioni di confronto per l'artista. Le sculture di filo di Laura, andando e stando, continuano a raccontarci emozioni, sentimenti, gioie, sofferenze, filtrate attraverso gesti quotidiani.
Nicoletta Ricasoli
Laura Facchini was born in Prato
on March 30, 1962, on a cold day in early spring. This little girl was
not like others, perhaps because her mother was a foreigner who has
made it a point all her life to preserve a definitely exotic f1avor,
perhaps because her father was the son of a writer and poet, Guido Angelo
Facchini. Without a doubt, she grew up in a family that was outside
of the classical scheme of Prato, not because of any particular oddity
but simply because of the merging of the cultures of Ferrara, Prato,
Holland. She surely learned to speak Dutch before Italian and this led
her to feel different, as a child, unable to identify herself fully
either as an Italian or as a Dutch child, and to have the strange feeling
of not belonging to any definite group. This must have had a strong
effect on her sensitivity.
Nourished with a mixture of imagination, art, literature, poetry, she
visited museums on Saturday morning with her father, enjoyed reading
her grandfather's books and experienced different worlds with her mother.
In her schooling, the nuns taught her to use needle and thread with
skill, and her own talent led her to use them to tell the infinite stories
that pass from hand to hand through time and space.
Obtaining permission to study at the art institute in Pistoia was an
important achievement of her adolescence. Here she learned the arts
of weaving with the techniques of high and low heddle looms, and how
to knot carpets, with the importance of the traditions, the rhythm and
pace of each beat unchanged over the eons.
Upon leaving school she entered Prato's strange world of texiles balanced
between past and future, between tradition and technology. Over the
years Laura Facchini has found in "yarn sculpture" her means of artistic
expression in which she has succeeded in re-elaborating all the knowledge
learned since childhood. and her works express all her intensity of
feeling through the patient tenacity the viewer can read in them.
Nicoletta Ricasoli
Mostre personali:
1998: Prato "Opere/works"
1999: Montebenichi, Siena, La Selva
2000: Prato "Filo-Sofia", Associazione Culturale Grafio
Mostre collettive:
2000: Roma "Silenzio e Fuoco" a cura di Mariano Apa e Giuseppe Billi
2000: Roma "Off Loom" Mostra Nazionale di Fiber Art
2000: Como "Enciclopædia Vol.III" Galleria Il Salotto
2001: Lodz, Polonia "10th International Triennal of Tapestry" Museo del tessuto di Lodz
2001: Montefiesole, Firenze "Verso i monti del profumo" a cura di Silere
2001: Como "Libere Trame" a cura di Luciano Caramel
2002: Brescia , "Pulchra Ecclesia"
2002: Lastra a Signa, Villa Bellosguardo Caruso "L'essenza dello sguardo" a cura di Alessandra Scappini in collaborazione con la rivista Silere
Cataloghi:
1998: "Opere/Works: 1994-1998" testo di Alberto Batisti - Ed. Il ponte, Firenze
1999: "Lignum Vitae" testo di Giuseppe Billi
1999: "La Selva" testo di Giuseppe Billi
2000: "Silenzio e Fuoco" a cura di Mariano Apa e Giuseppe Billi
2000: "Off Loom" testo di Stefania Severi, cd rom
2000: "Enciclopaedia Vol.III" a cura di Michele Caldarelli, Galleria Il Salotto, cd rom
2001: "10th International Triennal of Tapestry" Lodz Polonia a cura del Museo del Tessuto di Lodz
2001: "Verso i monti dei profumi" Silere
2001: "Libere trame" a cura di Luciano Caramel
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