Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Giacomo Benevelli - note biografiche

1925 Nasce a Reggio Emilia.
1933-41 Con i genitori e le due sorelle si trasferisce in Francia; intraprende i primi studi nelle scuole primarie e secondarie di Nizza, fino a conseguire il "certificat d'études".
1941-43 Torna in Italia, a Reggio Emilia, dove trascorre il periodo bellico. Riprende faticosamente a parlare e leggere in italiano, il francese era diventata la sua prima lingua. Frequenta l'atelier dello zio materno Anselmo Govi, pittore e personalità artistica locale di spicco, fu infatti direttore dell'Istituto d'Arte Gaetano Clerici e Presidente della Cooperativa dei Pittori e Decoratori della Provincia di Reggio Emilia, suoi sono gli affreschi che ornano la cupola del Teatro Ariosto; aiutando lo zio, sente nascere dentro di sé l'interesse verso l'arte.
1943 Viene arruolato nell'Aeronautica Militare Italiana, nella base di Aviano.
1944-45 E' prigioniero in un campo di lavoro in Germania, quando la guerra sta per finire, riesce a scappare e raggiunge l'Italia liberata.
1945-50 Finita la guerra raggiunge la sorella Renata a Roma, dove riprende gli studi e si diploma al Liceo Artistico della Accademia di Belle Arti.
1950-54 Si trasferisce a Milano dove si diploma in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Brera; incomincia a frequentare lo studio dello scultore Cesare Poli e inizia a precisare la sua vocazione verso l'arte plastica.
1954-55 Vive a Parigi dove approfondisce la conoscenza della scultura classica, maturando una predilezione per Rodin; scopre il filone letterario esistenziale e incomincia a leggere Sartre e Camus.
1955-57 A Milano, nello studio di Cesare Poli, conosce e frequenta Oskar Kokoschka dal quale riceve stimoli essenziali per l'evoluzione espressiva della sua scultura che trovano conferma nelle sculture legate a quel periodo, dai Bambocci alle figure arcaiche e a quelle definite Eniantomorfosi, ultimo stadio della sua scultura figurativa.
1957 Con una scultura raffigurante Icaro riceve il "Premio Sabena" a Bruxelles, il primo riconoscimento importante della sua carriera artistica. Nello stesso anno riceve il premio di scultura "Città di Mede".
1958 Riceve l'incarico di assistente alla cattedra di Mauro Reggiani al Liceo Artistico dell'Accademia di Brera a Milano.
1959 Prima mostra personale alla Galleria Pater di Milano con un gruppo di sculture in bronzo intitolate Fantocci. Il catalogo è curato dal critico Giorgio Kaisserlian.
1961 Prima mostra personale fuori dall'Italia, alla Galleria Orez, L'Aia, Olanda. Abbandona definitivamente la rappresentazione umana, la sua scultura diventa totalmente astratta. Crea una prima serie di sculture intitolate Aggregati in formazione, che danno origine ad una seconda serie di sculture: le Matrici Organiche.
1962 Mostra Personale alla Galleria Günther Franke a Monaco di Baviera, Germania, il catalogo viene curato dal critico Franco Russoli, all'epoca direttore della Pinacoteca di Brera; in quell'occasione espone per la prima volta le sue forme astratte intitolate Matrici Organiche con le quali si svincola dalla forma antropomorfa. Nel Maggio dello stesso anno, sulle pagine della Süddeutsche Zeitung, la studiosa d'arte contemporanea Doris Schmidt, gli dedica un'approfondita analisi sulla sua scultura. Riceve il premio di scultura "Città di Avezzano".
1963 A Los Angeles espone oltre quaranta Matrici Organiche in bronzo, alla Galleria Felix Landau. Molte di queste opere incominciano ad essere esposte nei musei d'arte moderna tra i più importanti del mondo e acquistate dalle maggiori collezioni private: Museo d'Arte Moderna di Johannesburg, Sud Africa; Museo Reale di Anversa; Museo d'Arte Moderna di Palazzo Strozzi a Firenze; nelle collezioni del Principe Wittelsbach a Monaco di Baviera; Lewis a New York; Gallet a Parigi; J. Lindsten a Stoccolma; E. Taylor e R. Burton a Los Angeles, ecc. Nello stesso anno progetta le porte in bronzo per la cappella funebre del Presidente della Costa d'Avorio, Muarmée, su incarico dello stesso Presidente. Vince il Concorso Nazionale per la scultura destinata ad ornare la nuova sede del Genio Civile a Milano che viene realizzata in bronzo, alta tre metri e collocata nell'ingresso del nuovo edificio pubblico. Vince il "Premio-acquisto" del Comune di Milano.
1964 E' invitato alla XXXII Biennale Internazionale d'Arte di Venezia con un gruppo di sculture. Il critico d'arte Maurizio Calvesi lo presenta sul catalogo della Biennale. Riceve la Medaglia d'Oro della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana. Riceve la Medaglia d'Oro alla Mostra Internazionale della Scultura alla Villa Reale di Monza.
1965-66 Vive a Monaco di Baviera dove lo lega una grande amicizia con Günther Franke, noto gallerista e collezionista di Klee, Grosz, Moore, Dix, Beckmann, Giacometti. E' invitato con un gruppo di sculture all'VIII Biennale di Scultura al Parc du Middelheim, Anversa e alla IX Quadriennale d'Arte di Roma.
1966 Viene nominato titolare alla cattedra di Figura e Ornato Modellato al Liceo Artistico dell'Accademia di Brera a Milano. Il Museo d'Arte Moderna di La Chaux de Fonds, in Svizzera, ospita una sua mostra personale sotto la direzione di Paul Seylaz.
1967 Viene nominato membro della Accademia Tiberina di Roma. Nello stesso anno tiene la seconda mostra personale alla Galleria Günther Franke, Monaco di Baviera.
1968 Crea le sue prime sculture in marmo; le sue forme diventano più compatte, morbide e dai contorni fluidi. Il Comune di Reggio Emilia, sua città natale, organizza una mostra personale nella Sala delle Esposizioni, il catalogo viene curato da Marco Valsecchi che sottolinea: "come dal seme delle precedenti strutture organiche sia uscito un corpo rigorosamente compiuto e dai volumi nitidi". Nello stesso anno viene invitato, dal Ministero della Cultura, a partecipare con un gruppo di sculture alla Mostra della Scultura Contemporanea Italiana, organizzata dalla Quadriennale di Roma con il coordinamento di Fortunato Bellonzi; in quell'occasione le sue opere vengono esposte al Musée d'Art de la Ville de Paris a Parigi, insieme a quelle di Medardo Rosso, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Arturo Martini, Marino Marini, Giacomo Manzù, Lucio Fontana, Mario Negri, Fausto Melotti... La mostra itinerante continua nel corso degli anni '70 nei maggiori musei d'arte moderna del mondo.
1969 Espone al Museo d'Arte del Cairo, alla Fondazione Gulbenkian, Lisbona e al Museo Archeologico di Teheran. Nei ripetuti soggiorni a Carrara, per la realizzazione delle sue sculture in marmo, conosce e frequenta Henry Moore, col quale trascorre molto tempo oltre che nei laboratori dei marmisti anche lungo le spiagge carrarine, parlando di scultura e raccogliendo sassi e conchiglie levigati dal mare, una passione comune.
1970 Sposa Maria Rosa. Nel nuovo studio di Milano crea le sue prime forme ad incastro, le Liaison, impostate sulla compenetrazione fluida dei volumi. Realizza gli elementi di culto della nuova chiesa di Paullo Lodigiano. Nello stesso anno alcune sue sculture vengono esposte al Kunstverein di Hannover, al Palazzo Reale di Milano, alla Städtische Galerie di Wurzburg, Germania e al Kulturinehtut di Kola, Russia.
1971 Nasce suo figlio Sebastiano. Espone al Museo Mulsarmek di Budapest, e ai Musei d'Arte Moderna di Città del Messico e Montevideo.
1972 Colloca un gruppo di sculture in bronzo nel Museo della Scultura all'Aperto della Fondazione Pagani a Castellanza, Varese; in quell'occasione conosce e frequenta Richard Huelsembeck, ospite della Fondazione, raccogliendo dalla sua viva voce fatti ed eventi accaduti nelle serate al Cabaret Voltaire, dove nacque il movimento Dadaista. Viene invitato con un gruppo di sculture al Salon des Realités Nouvelles, Parigi. Nello stesso anno espone alla Galleria d'Arte del Nezu Department Store di Tokyo e al Museo d'Arte Moderna di Osaka. Per la Dalmine idea e realizza un grande bassorilievo in gesso, lungo 22 metri, che decora scenograficamente lo stand espositivo per le fiere internazionali della nota industria di Bergamo. Riceve la Medaglia d'Oro del Presidente della Provincia di Como.
1973 Viene invitato con un gruppo di sculture alla X Quadriennale d'Arte di Roma. Partecipa alla XII Biennale di Scultura al Parc du Middelheim, Anversa. In occasione della mostra Scultura Contemporanea nello Spazio Urbano espone una scultura nel centro storico di Parma.
1974 Espone un gruppo di sculture al City Museum di Hong Kong. Partecipa con alcune opere alla mostra Artisti dei nostri tempi, alla Galleria Günther Franke a Monaco di Baviera, esponendo insieme a Léger, Beckmann, Dix, Braque, Chagalle, Ernst, Giacometti, Miró, Munch, Tápies, Kokoschka, Grosz.
1975-77 E' invitato a dirigere un corso sullo studio della forma applicata all'industria dalla Scuola Superiore d'Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano. Oltre al marmo e al bronzo sono gli anni in cui le sue sculture conoscono la sperimentazione di altri materiali come acciaio inox, legno, resina sintetica e ottone, inoltre si dedica alla produzione di multipli e gioielli. Espone all'Alter Museum di Berlino, al Museo d'Arte Moderna di Jyiäskylä in Finlandia, alla Galleria Asbæk di Copenaghen, alla Galleria Nazionale di Oslo, alla Taidehalli di Helsinki, alla Pinacoteca di Atene, al Museo d'Arte Moderna di Madrid e alla Villa Malpensata di Lugano. Espone alcune opere alla mostra Artisti dei nostri tempi 1975-76, a Monaco di Baviera, insieme ad Arp, Moore, Dix, Matisse, Matta.
1977-79 Espone un gruppo di sculture nei Musei d'Arte Moderna di Belgrado e Fiume e nella Sala del Gran Consiglio di Malta.
1979 Espone un gruppo di sculture in bronzo alla Fiera Internazionale dell'Arte di New York.
1980 Espone un gruppo di sculture in bronzo alla Fiera Internazionale dell'Arte di New York e in quella di Mewry, USA.
1981 Su incarico del Comune di Gorgonzola, Milano, realizza una grande scultura-ara in travertino, collocata nel piazzale delle cerimonie. Mostra personale alla Galleria Stendhal di Milano, per l'occasione pubblica un'autobiografia.
1982 Partecipa alla mostra L'Equità, le Farfalle, la Guerra, dove espone alcune sculture insieme ai disegni dello scrittore Sebastiano Vassalli e ai quadri di Claudio Granaroli. Disegna le illustrazioni per un libro che raccoglie i Versi Aurei di Pitagora, il testo è curato dal noto grecista e latinista Vincenzo Guarracino.
1983 Realizza un monumento dedicato ai partigiani della Città di Gorgonzola, Milano. Scrive e illustra un libro, edito da Rizzoli, intitolato Dalla Pietra All'Ago nel quale analizza l'evoluzione dell'utensile nelle società preistoriche fino alla consapevolezza formale raggiunta dall'uomo. Con un gruppo di multipli partecipa alla mostra organizzata dalla Quadriennale di Roma, I Multipli Nella Scultura Contemporanea Italiana, esponendo nei musei d'arte delle maggiori città d'Europa, America, Asia e Africa.
1984 Con la mostra Tre interventi dello scultore Giacomo Benevelli ad est di Milano vengono presentati tre lavori importanti, tra i quali la scultura-ara di Gorgonzola e gli elementi di culto della chiesa di Paullo, attraverso una ricca documentazione che ripercorre tutto il processo di realizzazione dell'opera fin dalla sua progettazione. La mostra è curata dal critico Tommaso Trini. Partecipa alla Mostra d'Arte Sacra nella Chiesa di San Sempliciano a Milano.
1987 Colloca una scultura in marmo nel cortile dell'antico Collegio Cairoli, nell'Università di Pavia. Realizza un altare in marmo bianco di Carrara nella Chiesa dell'antico convento Matris Domini a Bergamo.
1988 A New York realizza una scultura in bronzo per l'ingresso di un edificio privato. Progetta alcuni deviatori per il traffico adottati dalla città di Bergamo. Progetta e realizza delle sculture verticali luminose, chiamate Veroniche, per il viale che porta al cimitero del Comune di Romano di Lombardia. Incomincia a realizzare le prime sculture dedicate al mito della Magna Mater
1989 Realizza una scultura per la nuova Caserma dei Carabinieri a Romano di Lombardia e un grande bassorilievo in cemento per il nuovo parcheggio comunale di Gandino, Bergamo.
1990 Il Centro Documentazione e Studi della Lomellina, con la Regione Lombardia, la Provincia di Pavia e il Comune di Sartirana, organizzano nelle sale del Castello di Sartirana, una grande mostra antologica intitolata Giacomo Benevelli Sculture e Disegni 1950-1990, per l'occasione viene pubblicato un testo antologico che ripercorre oltre quarant'anni di opere, curato dal critico Riccardo Barletta. Mostra personale alla Galleria Vismara Arte di Milano. Partecipa alla mostra Il Percorso della Scultura: Scultori per i Mondiali di Calcio, Italia '90, esponendo una scultura in bronzo in Corso Vittorio Emanuele a Milano. Nello stesso anno incomincia a realizzare i Semi, una serie di sculture in terracotta e in bronzo nelle quali abbandona l'incastro tra due elementi a favore di una forma unica.
1991 Pubblica un libro intitolato Magna Mater che raccoglie una serie di sculture in marmo e bronzo dedicate alla Dea della Fertilità; una ricerca filosofica e formale sul mito della Grande Madre Terra che lo porta a creare forme estremamente morbide e fluide, anche se astratte, riconducibili alla morfologia femminile. Il latinista Vincenzo Guarracino scrive l'introduzione del libro.
1992 Incomincia a creare gli animali che formano Il Piccolo Zoo di Giacomo Benevelli. Realizza una grande scultura in bronzo per gli uffici della System Holz a Cremnago di Inverigo, Como.
1993 Su incarico della Italcementi realizza una grande scultura in bronzo intitolata Teléios, collocata in Piazzale Loreto a Milano. Incomincia a dedicarsi ai Fluidi, le sculture più recenti, in marmo, bronzo e resina sintetica. Quella dei Fluidi, è una ricerca formale che incomincia a delinearsi nelle opere di Benevelli dalla fine degli anni '60, trovando nuovo impulso nelle forme realizzate negli anni '90 e in quelle attuali. Le superfici di queste sculture sono più lisce rispetto ai Semi, le forme più fluide, pure ed essenziali.
1994 Scrive una poesia che viene pubblicata nel libro intitolato Neve, edito da Antea, una raccolta di poesie dedicate alla neve, scritte dai maggiori esponenti della cultura italiana contemporanea, tra i quali Giorgio Bocca, Sergio Romano, Vittoriano Viganò, Luca Goldoni, Ulrico Hoepli, ecc.
1995 Realizza un tavolo-scultura in bronzo e legno di noce, collocato nell'ingresso della sede di Milano del Gruppo San Paolo IMI Asset Management in via Brera, davanti all'Accademia di Belle Arti. Disegna una linea di pomoli e maniglie per mobili che viene realizzata e commercializzata in tutto il mondo dalla System Holz SPA, azienda del Gruppo Pozzi.
1996 Il Museo d'Arte Contemporanea di Gazzoldo degli Ippoliti, Mantova, con la Fondazione Marcegaglia, organizzano una sua mostra personale intitolata Giacomo Benevelli, Terrecotte in cui espone i Semi, sculture in terracotta create negli ultimi 7-8 anni.
1997 Colloca una scultura in acciaio nel Parco Reich di Torre Boldone, Bergamo. Colloca una grande scultura in bronzo nella sede direzionale dell'azienda Gritti, Bergamo.
1998 Realizza il Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre a Cambiago, Milano. Nello stesso anno, sotto la direzione della Sovraintendenza ai Beni Artistici della Regione Lombardia, incomincia a realizzare gli elementi di culto per la chiesa quattrocentesca di Santa Maria Incoronata a Martinengo, Bergamo, in occasione dei grandi lavori di restauro. Nella chiesa sono presenti affreschi del Foppa. Partecipa con un gruppo di sculture alla mostra Scultura Astratta a Milano, Fondazione Le Stelline, Milano; il catalogo della mostra è curato da Andrea B. Del Guercio.
1999 Termina l'altare, il pulpito e il seggio che vengono collocati nella Chiesa di Santa Maria Incoronata a Martinengo dopo il grande restauro. In occasione del Giubileo del 2000, incomincia a realizzare la grande porta in bronzo per il Santuario di Santa Maria in Argon, Bergamo, le cui origini risalgono a11079. Nello stesso edificio sono presenti affreschi del Baschenis risalenti al diciassettesimo secolo.
2000 In aprile viene inaugurata la porta in bronzo del Santuario di Santa Maria in Argon. In luglio viene collocato il grande crocifisso in bronzo nella Chiesa di Santa Maria Incoronata a Martinengo. Dal 23 settembre al 5 novembre, la Provincia di Mantova organizza, nelle sale della storica Casa del Mantegna a Mantova, una grande mostra personale intitolata Giacomo Benevelli: Forme. Per l'occasione viene pubblicato il libro fotografico dal titolo Forme che raccoglie le sculture di Benevelli degli ultimi trent'anni, con un'introduzione di Andrea B. Del Guercio.
2001 La mostra Giacomo Benevelli: Forme continua nelle sale di Palazzo Isimbardi a Milano, promossa dalla Provincia di Milano.



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