"Giorni di Tango" è una mostra fotografica con la quale Lucia Baldini, artista attenta e appassionata, analizza e comunica il mondo, il mistero, lo spirito del Tango, di quel "pensiero triste che si balla" come lo definì uno dei suoi interpreti fondamentali, Enrique Santos Discépolo. Con le sue immagini, rigorosamente in bianco e nero, la Baldini racconta la magica suggestione di questa espressione musicale e corporea, il movimento nella danza, una danza vorticosa, potente e suadente, carica non solo di erotismo quanto di sfida. Si dice infatti che fosse stata ideata, alla fine dell'800, come lotta mimata di due marinai nell'angiporto di Buenos Aires. Alla radice di questo ballo vi è anche una condizione sociale di sradicamento e di estraneità, frutto di un processo di urbanizzazione, di immigrazione, che la connota con un forte carattere di provvisorietà. Di qui la sua originalità generata da una miscela creativa di culture diverse dall'ispanica, all'italiana, alla latino-americana. La Baldini fissa nei suoi scatti la corporalità del Tango, le movenze dei corpi, i gesti, i passi trascinati, lentamente, segnando il tempo e interpretando il suono di un bandoneòn o di una chitarra, i "ganci" che ricamano coreografie nello spazio in un susseguirsi di passi... uno chiama, l'altro insegue, uno blocca, l'altro scavalca, uno provoca, l'altro sfugge... I ballerini sono aggrappati, più che allacciati, nella danza come i loro sguardi. Sì perché il tango è fatto di sguardi, fissi, corrucciati, drammatici, abbassati, persi nel vuoto, in un pensiero lontano, proprio un pensiero triste che si balla. Quelle della Baldini sono immagini forti e delicate nel contempo, di grande suggestione, fissano nel tempo attimi sospesi nell'eternità.

Lo mostra "Giorni di Tango" giunge a Como alla Galleria d'Arte Il Salotto dopo essere stata presentata in molte istituzioni e festival in Italia e all'estero tra cui l'Università di Tver nell'ex Unione Sovietica, l'Istituto Italiano di Cultura di Budapest, il teatro Trindade di Lisbona. Ma "Giorni di Tango" è anche un libro fotografico (Auditorium Edizioni-Milano) introdotto da Antonio Attorre, in cui le immagini sono accompagnate da brani tratti da opere di Jorge Luis Borges, Julio Cortàzar e autori scelti dall'autrice stessa. Correda il volume un CD con un'inedita raccolta di pezzi di Astor Piazzolla, Luis Rizzo, Cesar Stroscio e di E. Rovira.

Lucia Baldini è nata a Montevarchi (Arezzo), dal 1980 fa parte della direzione dell'etichetta discografica "Materiali Sonori" e collabora con importanti riviste italiane ed estere realizzando ritratti di musicisti ed edizioni monografiche. Dal 1996 lavora come fotografa di scena per Carla Fracci per la quale ha realizzato tra l'altro il calendario 2000. Nel 1982 ha iniziato la sua attività espositiva proponendo personali diverse dove (oltre ai lavori dedicati alla realtà industriale toscana e al mondo della moda) la musica e la sua lunga esperienza di fotografa di scena della compagnia di danza italo-argentina "Tangueros", e il "tango" dunque, fanno spesso da filo conduttore.

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