Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c 22100 Como
ANIMA-LI

mostra tematica interdisciplinare
21 febbraio al 1 aprile 2004

 

Nani Tedeschi
Pesci
tecnica mista su carta - 2003
cm. 70 x 50


Nani Tedeschi è nato nella Bassa nel 1938. In tutte le pubblicazioni da lui curate questa frase viene riportata senza varianti, anzi, dopo la virgola, prosegue con un “dove vive e lavora” che la dice lunga sulle abitudini poco mondane e sull’attaccamento alle origini di questo “arzigogolatore segnico”, secondo Bai. Ma la frase incriminata nasconde un po’ troppe cose: per esempio una laurea in Medicina e un esercizio della professione che ha segnato a fondo il suo carattere, più di quanto non abbia fatto l’acido sulle circa quattrocentocinquanta lastre da lui tirate. Lavoratore instancabile, Tedeschi collabora come grafico a numerose riviste e ad importanti quotidiani, lavorando di notte e sfuggendo, così, all’obbligo di rispondere al telefono, una delle sue principali fobie, insieme a quella dell’automobile. Amante della tranquillità e delle belle donne, ha sanato la dicotomia sposando Manuela, divenuta, con l’andar del tempo,il suo doppio in senso teatrale e la sua metà in senso fisico. Gran divoratore di libri - nelle poche pause concessegli dal lavoro - non nasconde la sua predilezione per la poesia di Dylan Thomas, Lee Master, Quasimodo e Pasolini, nonché per Volponi, Sanguineti, Cusumano. Dal 1957 frequenta la facoltà di Medicina, coltivando sempre il suo amore per la pittura, ed elabora molti disegni anatomici. Nel 1962 conosce Piacesi e da lui apprende le tecniche dell’incisione ad Urbino. Nel 1965 è in Sardegna, a Sassari - studio in via Maddalenedda 7, ed inizia una serie di collages e pitture a forti contrasti di colore che rimarranno una costante nelle sue opere. Nel 1972 è invitato alla XXXVI Biennale di Venezia e comincia una intensa attività di ricerca nel campo grafico che lo porta, fra l’altro, ad illustrare diversi libri: L ‘Orlando furioso, la Satira V dell’Ariosto, il Baldus, 1’Eneide, il Dizionario di sesso, amore e voluttà, Storia di uno di noi, Thèreèse philosophe, La coda del diavolo, Dell’ironia, Garibaldi a Milano, 3 uomini in Fo, Asterischi, Mitomalacologia, Full time, Merit 85, Effusioni, Ironia e paura del quotidiano, I racconti di mio padre, È l’ora di bere con Orazio, Non c’era tempo di piangere, Incontri in versi, etc. Dal 1978 ha collaborato al Corriere della Sera e al Giornale Nuovo; ora collabora a Il Sole 24 Ore e alla RAI. Dal 1964 ha partecipato ad importanti rassegne internazionali, e ha tenuto mostre personali alla Maison de la Culture di Nevers, all’Istituto di Cultura di Vienna (1979-84), al Salon Galic di Spalato, alla Stadtparkasse Burgdort di Hannover, alla Kungstgalene Gittertor di Berlino, ad Olomuc, ad Amburgo, New York, Tokio, San Paolo del Brasile, e sue mostre personali si sono tenute nelle principali città italiane in gallerie private e musei: il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, la Galleria d’Arte Moderna di Modena, Palazzo Braschi a Roma, il Castello Sforzesco a Milano. Vari Comuni, tra cui Roma, Alessandria, Ancona, Forlì, Mantova, Milano, Ferrara, Bondeno, Comacchio, Savona, Spotorno, Reggio Emilia, Bologna hanno allestito sue mostre dal 1975 ad oggi. Nell’anno accademico 1990/91 Maria Chiara Cavazzoni si è laureata all’Università di Parma, Facoltà di Magistero, Istituto di Storia dell’Arte, diretto da A.C. Quintavalle, discutendo la tesi La grafica di Nani Tedeschi, relatore Massimo Mussini. Da qualche tempo ha studio in quel di Pratofontana, dove Reggio si sgretola verso il Po; tre schnauzer nani ed un nero riesenschnauzer piuttosto aggressivo, coadiuvati da 6 gatti mordaci e da uno stuolo colorato di grossi pesci, vigilano notte e giorno sulla sua privacy.

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