Luciano Minguzzi nasce a Bologna
nel 1911. Figlio d’arte, studia sin da giovane sotto la guida del
padre prima di iscriversi all’ Accademia di Belle Arti di Bologna,
dove studia con Ercole Drei e soprattutto con Giorgio Morandi, suo
grande maestro. Nel 1934, grazie ad una borsa di studio, studia
per due mesi a Parigi. Gli scultori fiorentini e bolognesi del primo
Rinascimento offrono a Minguzzi una forte carica di ispirazione,
completata dall’opera di artisti moderni, come Arturo Martini, Marino
Marini e Giacomo Manzù. Nel 1945 fonda, insieme ad altri artisti,
il gruppo Cronache. Nel 1948 ritorna a Parigi e qui incontra Alberto
Giacometti e altri importanti artisti. In questo periodo Minguzzi
comincia a lavorare alla raffigurazione di acrobati o contorsionisti,
oppure bambini che giocano. Nel 1951 si trasferisce a Milano, dove
ottiene un incarico come professore all’Accademia di Belle Arti
di Brera che manterrà nei successivi vent’anni. La sua opera inizia
a muoversi verso sculture semi-astratte di configurazioni spaziali.
Nel 1958 vince il concorso per la quinta Porta del Duomo di Milano,
a cui fanno seguito la Porta del Bene e del Male per la Basilica
di San Pietro e la Porta di San Fermo a Verona, quest’ultima inaugurata
nel 1997. A partire dal 1965 le sue sculture includono riferimenti
a campi di concentramento, a camere a gas e più in generale all’esperienza
della seconda guerra mondiale. Nel 1942 espone alla Biennale di
Venezia, dove ritorna nel 1950, quando è insignito del premio della
città di Venezia insieme a Marcello Mascherini. Numerose le esposizioni
personali e collettive cui partecipa.
A Milano è stata inaugurata, nel 1996, la
Fondazione Luciano Minguzzi Via Palermo, 11 - tel. 02.8051460 fax
02.8690174 - E-mail: fondazioneminguzzi@libero.it