Archivio Attivo Arte Contemporanea
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Galleria d'Arte Il Salotto via Carloni 5/c 22100 Como
ANIMA-LI

mostra tematica interdisciplinare
21 febbraio al 1 aprile 2004

 

Raffaele Iommi
Senza titolo
ceramica - 1989
altezza cm. 28


(...) Raffaele Iommi inizia nei primi anni ’70 un’ampia ricerca sui simboli, avvalendosi di diversi mezzi quali l’incisione, la pittura, la scultura e, negli ultimi tempi, la ceramica. Sebbene si tratti, in parte di segni contemporanei (appartenenti cioè al patrimonio iconografico del nostro tempo), non si può non avvertire in essi un risvolto più antico, ricollegabile a una matrice che ci precede, e situabile in quella vasta zona, sopra accennata, corrispondente a una condizione che potremmo definire iniziale o aurorale della scrittura.
L’aspetto pittografico assume in tali lavori carattere dominante, tenendo conto che esso può dar luogo a una scala molto più ampia di gradi, per esempio, di arcaicità e di stilizzazione, e comunque di diversificazione, che variano la distanza di queste “scritture” rispetto ai modelli originari.
Siamo in presenza di un corpus di grafie e di figurazioni emule dei linguaggi e dei riti di antiche civiltà ; simboli inneggianti al cosmo e ai cicli stagionali, celebranti l’uomo – centro di euritmie e di pulsioni ontiche – nei suoi rapporti di proporzione con la terra e col cielo, l’acqua e l’ aria, con gli animali e le piante.
Nel prolungare il suo essere per mezzo dei propri strumenti (principalmente quello della scrittura), l’uomo avvierà un processo di rispecchiamento del mondo che non cessa di conoscere se stesso attraverso noi.
Potremmo immaginare, tracciata nella vita dei popoli, come una grande linea raffigurante questo processo; linea di cui l’autore si incarica di restituirci alcuni tratti interpolando una traiettoria filogenetica del segno al quale collega, in un percorso ideale, le antiche culture magico-religiose alla nostra.
Emergono, così, le raffigurazioni di un pensiero pervaso di miti e attraversato dai sogni dell’infanzia psichica dell’umanità: simboli teriomorfi e formule apotropaiche, o puri significanti, polarizzati da una campo semantico sconosciuto, che non rinunciano a esercitare il loro potere suggestivo.
Di fronte a una tale rappresentazione pittorica, che pure evidenzia aspetti complessi e a prima vista enigmatici, l’osservatore riconoscerà una tendenza – caratteristica dell’opera di questo autore – che consiste nell’arcaicizzare iconografie contemporanee e nell’influenzare, al contempo, antichi segni mediante quelli della civiltà moderna. (...)

Brano tratto da Origini, quadrimestrale di-segno e Poesia
Reggio Emilia novembre 1994
Alessandro Catà

Per conoscere meglio Raffaele Iommi

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